Talea

Da Sotto le querce.
Moltiplicazione vegetativa; da sinistra: margotta, talea invernale, talea estiva.

La talea è il metodo di riproduzione vegetativa più impiegato (non si adatta però a tutte le specie) perché, riproducendo fedelmente le caratteristiche vegetative, è al tempo stesso economico, permettendo la facile e rapida moltiplicazione di una gran massa di piante. Nel caso di alberi e di arbusti s'impiegano di solito rami che pongono in terra con opportune modalità per farli radicare; talee di radice si usano per generi quali Paulownia e Rhus.

I tipi di talea sono due: quelle estive, di rami vegetati o a legno immaturo, e quelle invernali, di rami spogli, o a legno maturo.

Estiva

Nel primo caso le talee si ottengono da giugno a settembre, dal legno dell'anno; si tagliano sotto un nodo pezzi di rami lunghi 5-15 cm eliminando le foglie basse e si pongono in sabbia, sotto campane di vetro o in serra (ambiente ombreggiato e umido). Le radici risultano formate quando si ha una nuova vegetazione: allora la talea radicata, o barbatella, si può trapiantare. Questo sistema dà buon esito per la maggior parte degli arbusti a foglia caduca. Conifere e sempreverdi quali aucuba, camelia, oleandro, bosso, ligustro, evònimo devono riprodursi in settembre, con legno quasi maturo.

Invernale

Le talee legnose, o di legno maturo, sono lunghe 20-30 cm e vengono taglliate da rami dell'anno da novembre a febbraio; spesso si prelevano con il cosiddetto «taleone», parte di ramo vecchio, il che facilita il radicamento. Esse vengono poste in terra lasciando spuntare soltanto una gemma e rimangono quivi di solito un anno. SI riproducono così i generi Philadelphus, Deutzia, Forsythia, Spiraea, Tamarix, Cornus, Salix e varie rose.

Radicale

Le talee radicali si fanno con pezzi di radice da piantare in vaso con la porzione che era vicina al fusto della pianta madre disposta verso l'alto e tagliata obliquamente. I processi di radicamento sono ora facilitati dalla continua umidificazione che si può ottenere da apparecchiature di polverizzazione d'acqua collocate in serra, che si pongono automaticamente in funzione se l'umidità atmosferica scende sotto una data soglia.

Radicanti

Acido salicilico

L'acido salicilico viene utilizzato come radicante e per combattere il marciume delle talee.

  • 5 rametti di salice piangente (Salix babylonica)
  • 1 litro di acqua
Realizzazione 
Tagliare i rametti di salice piangente in segmenti di un paio di centimetri e lasciarli immersi in acqua - precedentemente portata a bollare - per 24 ore. Filtrare e conservare in un luogo fresco e al riparo dalla luce per un massimo di 2 mesi.
Applicazione 
Immergere le talee nel liquido per circa 24 ore, o utilizzarlo per innaffiare per non più di due giorni.

Università Torino: sperimentazione talee piante officinali

Effetti dell'impiego di radicanti convenzionali e ammessi in agricoltura biologica e dell'epoca di taleaggio sulla propagazione per talea di piante officinali.