Il mio orto biologico perfetto - Aa.Vv.

Da Sotto le querce.

Correlato: L'orto sinergico - Marina Ferrara    Agricoltura sinergica - Emilia Hazelip

Aa.Vv., Il mio orto biologico perfetto. Sprea S.p.A. (Milano, 2017)

Orto è una parola derivata direttamente dal Latino “hortus”, un termine con cui si indicava genericamente un’area coltivata dall’uomo in diretta antitesi alla “silva”, ovvero il terreno selvatico, cioè cresciuto in modo spontaneo, naturale. Orto d’altronde è un termine mutuato a sua volta dal Greco antico dove si indicava con questa radice quanto era asservito a una regola, a una misura, a una logica matematica (pensiamo ai termini ortodonzia, ortopedia, etc). L’hortus latino dunque indicava un terreno in cui l’uomo, rompendo gli schemi naturali, disegnava gli spazi rendendoli precisi e misurabili e in cui le piante, indipendentemente dal fatto che fossero ornamentali o commestibili, fossero disposte in un modo preciso. Questo concetto si ritrova facilmente nella letteratura antica dove spesso si parla degli “orti” di una città intendendo gli appezzamenti coltivati al di fuori delle sue mura. L’idea di un terreno asservito al “disegno” dell’uomo era un concetto molto ampio applicato ad aree che oggi chiamiamo più specificatamente giardini, frutteti e, naturalmente, orti. Il significato si è in qualche modo ristretto all’ambito di un piccolo appezzamento, talvolta anche di dimensioni molto modeste in cui si coltivano “ortaggi”, cioè piante destinate all’alimentazione e perciò disposte in un certo modo secondo regole che coinvolgono la distanza delle piante (sesti d’impianto) e la loro successione. A Firenze possiamo trovare gli “Orti del Parnaso” che non sono degli orti come noi saremmo indotti a pensare, ma dei giardini. Questo perché il concetto di orto, benché ormai ritenuto letterario, quasi aulico, è rimasto comunque a designare degli spazi dove la Natura è stata completamente asservita all’uomo per scopi decorativi o pratici.

Orto è una parola derivata direttamente dal Latino “hortus”, un termine con cui si indicava genericamente un’area coltivata dall’uomo in diretta antitesi alla “silva”, ovvero il terreno selvatico, cioè cresciuto in modo spontaneo, naturale. Orto d’altronde è un termine mutuato a sua volta dal Greco antico dove si indicava con questa radice quanto era asservito a una regola, a una misura, a una logica matematica (pensiamo ai termini ortodonzia, ortopedia, etc). L’hortus latino dunque indicava un terreno in cui l’uomo, rompendo gli schemi naturali, disegnava gli spazi rendendoli precisi e misurabili e in cui le piante, indipendentemente dal fatto che fossero ornamentali o commestibili, fossero disposte in un modo preciso. Questo concetto si ritrova facilmente nella letteratura antica dove spesso si parla degli “orti” di una città intendendo gli appezzamenti coltivati al di fuori delle sue mura. L’idea di un terreno asservito al “disegno” dell’uomo era un concetto molto ampio applicato ad aree che oggi chiamiamo più specificatamente giardini, frutteti e, naturalmente, orti. Il significato si è in qualche modo ristretto all’ambito di un piccolo appezzamento, talvolta anche di dimensioni molto modeste in cui si coltivano “ortaggi”, cioè piante destinate all’alimentazione e perciò disposte in un certo modo secondo regole che coinvolgono la distanza delle piante (sesti d’impianto) e la loro successione. A Firenze possiamo trovare gli “Orti del Parnaso” che non sono degli orti come noi saremmo indotti a pensare, ma dei giardini. Questo perché il concetto di orto, benché ormai ritenuto letterario, quasi aulico, è rimasto comunque a designare degli spazi dove la Natura è stata completamente asservita all’uomo per scopi decorativi o pratici.
Orto è una parola derivata direttamente dal Latino “hortus”, un termine con cui si indicava genericamente un’area coltivata dall’uomo in diretta antitesi alla “silva”, ovvero il terreno selvatico, cioè cresciuto in modo spontaneo, naturale. Orto d’altronde è un termine mutuato a sua volta dal Greco antico dove si indicava con questa radice quanto era asservito a una regola, a una misura, a una logica matematica (pensiamo ai termini ortodonzia, ortopedia, etc). L’hortus latino dunque indicava un terreno in cui l’uomo, rompendo gli schemi naturali, disegnava gli spazi rendendoli precisi e misurabili e in cui le piante, indipendentemente dal fatto che fossero ornamentali o commestibili, fossero disposte in un modo preciso. Questo concetto si ritrova facilmente nella letteratura antica dove spesso si parla degli “orti” di una città intendendo gli appezzamenti coltivati al di fuori delle sue mura. L’idea di un terreno asservito al “disegno” dell’uomo era un concetto molto ampio applicato ad aree che oggi chiamiamo più specificatamente giardini, frutteti e, naturalmente, orti. Il significato si è in qualche modo ristretto all’ambito di un piccolo appezzamento, talvolta anche di dimensioni molto modeste in cui si coltivano “ortaggi”, cioè piante destinate all’alimentazione e perciò disposte in un certo modo secondo regole che coinvolgono la distanza delle piante (sesti d’impianto) e la loro successione. A Firenze possiamo trovare gli “Orti del Parnaso” che non sono degli orti come noi saremmo indotti a pensare, ma dei giardini. Questo perché il concetto di orto, benché ormai ritenuto letterario, quasi aulico, è rimasto comunque a designare degli spazi dove la Natura è stata completamente asservita all’uomo per scopi decorativi o pratici.

Il ruolo del concime

I concimi naturali
Prodotto Componenti Uso
Sangue secco Alto contenuto d'Azoto con Potassio e Fosforo Adatto per tutte le piante
Farina di pesce Alto contenuto di Azoto e Acido fosforico Stimola le piante arbustive e le rose
Farina d'ossa Alto contenuto di Fosforo, alza il pH del terreno Adatto alle piante arbustive e alle bulbose
Farina di piume Alto contenuto d'Azoto rilasciato lentamente Ideale per gli arbusti in autunno
Pollina Alto contenuto d'Azoto Eccellente nell'orto
Letame bovino Contiene molti nutrienti, migliora il terreno e il drenaggio Ideale per piante autunnali e orti
Estratto di alghe Alto contenuto di Azoto e Fosforo Adatto per arbusti (rosmarino, salvia)

Oltre alla materia organica vera e propria, la terra deve contenere una serie di minerali, in minore o maggiore quantità, comunque utili per soddisfare il normale fabbisogno della pianta. Questi composti sono normalmente suddivisi in macroelementi, mesoelementi e microelementi, dove il suffisso non si riferisce alle dimensioni dell’elemento quanto alla sua quantità percentuale necessaria. I macroelementi (Azoto, Fosforo e Potassio) sono quelli principali, fondamentali per qualsiasi funzione vitale della pianta. Sono gli elementi costitutivi di qualsiasi concime, indicati con la sigla NPK (secondo i tre simboli chimici) sulle confezioni. Un concime 8-4-4 è un composto che contiene l’8% di Azoto e il 4% di ognuno degli altri due elementi.

La concimazione di copertura

L’elemento nutritivo di cui le piante hanno più bisogno è certamente l’Azoto. I vecchi contadini sono soliti ripetere che “tutti i concimi sono utili, ma è l’Azoto che riempie il sacco”.

È vero infatti che la giusta somministrazione di concime a base di Azoto aumenta il rigoglio delle piante e quindi influenza in modo determinante l’entità del raccolto. Come già detto l’Azoto ha però il difetto di venire facilmente trascinato in profondità dalle piogge e dalle irrigazioni, dove non può più essere assorbito dalel radici. Ecco il motivo per cui questo elemento va dato solo in piccole quantità prina di iniziare la coltivazione, mentre il resto deve essere distribuito in più riprese durante la crescita delle piante. Attenzione però, l’Azoto in eccesso può dare alcuni inconvenienti. Come prima cosa, stimolando il rigoglio vegetativo, può indurre la formazione di tessuti vegetali teneri e acquosi che sono facilmente soggetti all’attacco di parassiti e malattie fungine. Il secondo possibile inconveniente dovuto ad un eccesso di concimazione azotata è l’accumulo di sostanza dannose all’organismo umano, i nitrati, in alcuni ortaggi di cui si consumano le foglie, come ad esempio la lattuga o gli spinaci.

L’inconveniente si verifica in realtà quasi esclusivamente quando l’attività vegetativa è rallentata, ad esempio per l’arrivo dell’autunno. Si tratta quindi di saper regolare i dosaggi in base alle fasi vegetative: più concime durante le prime, veloci fasi di crescita, sospendendo la concimazione almeno un mese prima di raccogliere e, in ogni caso, quando l’attività di crescita rallenta.

I concimi a base di Azoto di più facile reperimento (possiamo acquistarli in qualsiasi rivenditore di prodotti per l’agricoltura) sono l’urea, da usarsi in dosaggi medi di 10-20 grammi al metro quadrato, il nitratoammonico (20-30 grami 7 mq), e il sangue secco (50-80 gr/mq). Non mettiamoli mai a diretto contatto con le piante a cui causerebbero ustioni, ma distribuiamoli uniformemente sul terreno intorno. L’operazione, durante il periodo di crescita primaverile- estiva, va ripetuta ogni 20-40 giorni.

Le rotazioni

Un esempio di possibile rotazione
I proda II proda III proda IV proda
I anno
Si parte da una configurazione casuale
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Rotazione-3.jpg
Leguminose
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Rotazione-7.jpg
Ortaggi da bacca
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Ortaggi da radice
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Ortaggi da foglia
II anno
Gli ortaggi da foglia si spostano dove sono state le Leguminose perché godano dell'Azoto presente nel terreno
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Rotazione-11.jpg
Ortaggi da foglia
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Leguminose
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Ortaggi da bacca
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Ortaggi da radice
III anno
Gli ortaggi da radice prendono il posto degli ortaggi da foglia
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Ortaggi da radice
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Ortaggi da foglia
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Leguminose
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Ortaggi da bacca
IV anno
Le solanacee prendono il posto degli ortaggi da radice
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Ortaggi da bacca
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Ortaggi da radice
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Ortaggi da foglia
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Leguminose

Si definisce rotazione la successione delle colture nella stessa aiuola. Non è strettamente correlata con l’anno solare, ma dipende dalla natura e dalla durata delle specie coltivate.

Immaginiamo di dividere il nostro orto in quattro aree di identica grandezza. Nella prima area seminiamo piselli, fagioli o fave perché i legumi hanno la caratteristica di arricchire il terreno di Azoto e sono sotto questo aspetto particolarmente preziosi. Dopo la loro raccolta, tagliamo i fusti raso terra in modo da lasciar decomporre le loro radici nel terreno.

Nella seconda area piantiamo invece degli ortaggi da foglia, come cavoli, lattuga, insalate e spinaci. Riserviamo la terza area alle radici come patate, ravanelli, carote, eccetera.

Dividiamo invece la quarta area in due superfici più piccole: nella prima eviteremo di concimare e pianteremo piante poco esigenti come aglio, scalogno, cipolle o il cavolino di Bruxelles. Nella seconda parte, dopo aver concimato con letame maturo, sistemiamo melanzane, meloni, cetrioli, pomodori o cavolfiori. L’anno successivo eseguiamo la rotazione mettendo nella seconda area le piante che abbiamo coltivato nella prima, nella terza quelle coltivate nella seconda, e via discorrendo. Ogni quattro anni le piante, dopo essere state coltivate in tutte le aiuole, torneranno ad essere coltivate nell’area originaria.

Un esempio di possibile rotazione
I proda II proda III proda IV proda
I anno
Si parte da una configurazione casuale
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Rotazione-3.jpg
Leguminose
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Ortaggi da bacca
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Ortaggi da radice
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Ortaggi da foglia
II anno
Gli ortaggi da foglia si spostano dove sono state le Leguminose perché godano dell'Azoto presente nel terreno
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Ortaggi da foglia
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Leguminose
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Ortaggi da bacca
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Ortaggi da radice
III anno
Gli ortaggi da radice prendono il posto degli ortaggi da foglia
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Ortaggi da radice
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Ortaggi da foglia
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Leguminose
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Ortaggi da bacca
IV anno
Le solanacee prendono il posto degli ortaggi da radice
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Ortaggi da bacca
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Ortaggi da radice
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Ortaggi da foglia
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Leguminose

I vantaggi

Questo modo di far succedere le colture anno dopo anno evita l'impoverimento del terreno e riduce quindi in modo considerevole la necessità di concimazione. Inoltre si sfrutta la buona dotazione di Azoto lasciata dalle leguminose a tutto beneficio degli ortaggi da foglia. Il terreno ha tre anni di tempo per rigenerarsi e arricchirsi dei nutrienti utili per una determinata specie e si evita il rischio di un eccessivo sfruttamento del suolo. Ma le rotazioni evitano anche un problema serio: quello della trasmissione di parassiti e malattie. Molti parassiti infatti svernano nel terreno, ai piedi delle piante; la coltivazione di una determinata specie sempre nello stesso posto favorisce la diffusione di questi parassiti che, anno dopo anno, trovano sempre più facile gioco.

Le piante si aiutano da sole

Non c’è alcun problema nel coltivare diversi ortaggi nella stessa proda e perfino nello stesso vaso. Anzi, la vicinanza tra loro di alcune specie aiuta le piante a crescere più sane e a difendersi meglio dai parassiti. Ci sono specie che coltivate vicine beneficiano a vicenda della loro vicinanza ed altre coppie che invece non vanno assolutamente d’accordo. Conoscere questi aspetti consente di ottenere il massimo dal proprio terreno limitando l’uso di prodotti chimici.

La prima regola da osservare è quella di non coltivare mai vicine specie appartenenti alla stessa famiglia. Mai dunque cetrioli vicini a meloni o zucche (sono tutti Cocurbitacee) o fagioli vicino a piselli (Leguminose). Questo perché impoveriscono il terreno delle stesse sostanze e richiamano più facilmente i parassiti comuni col risultato di avvantaggiare i parassiti a scapito ovviamente delle piante.

In secondo luogo, cerchiamo di sfruttare la diversa velocità di crescita delle piante avvicinando o interponendo tra le file ortaggi a crescita lenta con quelli a crescita veloce. Alcune insalate e i rapanelli, ad esempio, si raccolgono dopo poche settimane dalla semina e possono quindi essere coltivati tra le file di pomodori o peperoni che, nello stesso periodo, crescono ma non richiedono ancora tutto lo spazio che hanno a disposizione.

Le leguminose in genere sono vitali per l’orto perché hanno il potere di fissare nelle radici l’Azoto e di liberarlo quando le radici si decompongono. Vale a dire che svolgono una funzione fertilizzante eccezionale e gratuita.

Molte piante aromatiche sono dei veri insetticidi naturali allontanando molte specie parassite e difendendo quindi anche le piante vicine. In un orto non dovrebbero mai mancare, ma anziché relegarle in un angolo, è meglio mescolarle alle altre specie dell’orto perché svolgano al meglio la loro funzione “anti-parassitaria”.

Infine, consideriamo che esistono delle “coppie” particolarmente valide. Pensiamo all’erba cipollina che protegge le fragole, al pomodoro che protegge i cavoli o alle cipolle che difendono le carote.

Come avvicinare le piante tra loro
Aglio
Anguria
Asparago
Bietola
Carciofo
Carota
Cavolo
Cetriolo
Cipolla
Fagiolo
Finocchio
Fragola
Indivia
Lattuga
Melanzana
Melone
Patata
Peperone
Pisello
Pomodoro
Porro
Radicchio
Scalogno
Sedano
Spinacio
Zucca
Aglio
Anguria
Asparago
Bietola
Carciofo
Carota
Cavolo
Cetriolo
Cipolla
Fagiolo
Finocchio
Fragola
Indivia
Lattuga
Melanzana
Melone
Patata
Peperone
Pisello
Pomodoro
Porro
Radicchio
Scalogno
Sedano
Spinacio
Zucca

Le piante ad azione repellente

Le piante elencate qui sotto svolgono un’azione repellente nei confronti di alcuni insetti parassiti. La loro presenza nell’orto, vicino alle piante interessate, ci evitano di impiegare prodotti chimici sia a scopo preventivo, sia curativo. È utile perciò prevedere nell’orto biologico queste consociazioni.

Piante utili Contro da mettere vicino a
Aliacee (aglio, cipolla, scalogno) bolla pesco
mosca carota
Aneto altica cavolo, rapa, ravanello
pidocchi fava, fagiolo, lattuga, pomodoro
Basilico oidio cetriolo, zucca, zucchina
Borragine pieride cavolo
Calendula aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
nematodi pomodoro
pidocchi zucca, spinacio, fagiolo, lattuga, peperone
Coriandolo altica barbabietola, cavolo, rapa, ravanello
dorifora patata
mosca carota
Cosmea pieride cavolo
Erba cipollina dorifora patata
mosca carota
Garofano aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
altica cavolo, rapa, ravanello
nematodi pomodoro
pieride cavolo
pidocchi cetriolo, zucca, spinacio, fagiolo, peperone
Lattuga altica cavolo, rapa, ravanello
Lavanda pidocchi rose
Menta altica cavolo, rapa, ravanello
pieride cavolo
Piante utili Contro da mettere vicino a
Nasturzio aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
pidocchi pomodoro
peronospera cavolo, cetriolo, zucca, fagiolo, lattuga, peperone
Pomodoro altica cavolo, rapa, ravanello
Prezzemolo mosca carota, cipolla
pidocchi melone, pomodoro
Rafano dorifora patata
ruggine sedano
Rosmarino altica cavolo, rapa, ravanello
mosca carota, fagiolo
pieride cavolo
pidocchi fagiolo, lattuga
Santoreggia altica cavolo, rapa, ravanello
mosca fagiolo
pieride cavolo
pidocchi fava, fagiolo, lattuga
Salvia altica cavolo, rapa, ravanello
mosca carota
pieride cavolo
pidocchi cetriolo, zucca, lattuga
Spinacio altica bietola
Tabacco ornamentale aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
tripidi gladiolo, piselli
Tagete insetti terricoli piante ortive e ornamentali
Timo altica cavolo, rapa, ravanello
limacce zucca, spinacio, lattuga, melone
pieride cavolo
Piante utili Contro da mettere vicino a
Aliacee (aglio, cipolla, scalogno) bolla pesco
mosca carota
Aneto altica cavolo, rapa, ravanello
pidocchi fava, fagiolo, lattuga, pomodoro
Basilico oidio cetriolo, zucca, zucchina
Borragine pieride cavolo
Calendula aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
nematodi pomodoro
pidocchi zucca, spinacio, fagiolo, lattuga, peperone
Coriandolo altica barbabietola, cavolo, rapa, ravanello
dorifora patata
mosca carota
Cosmea pieride cavolo
Erba cipollina dorifora patata
mosca carota
Garofano aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
altica cavolo, rapa, ravanello
nematodi pomodoro
pieride cavolo
pidocchi cetriolo, zucca, spinacio, fagiolo, peperone
Lattuga altica cavolo, rapa, ravanello
Lavanda pidocchi rose
Menta altica cavolo, rapa, ravanello
pieride cavolo
Nasturzio aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
pidocchi pomodoro
peronospera cavolo, cetriolo, zucca, fagiolo, lattuga, peperone
Pomodoro altica cavolo, rapa, ravanello
Prezzemolo mosca carota, cipolla
pidocchi melone, pomodoro
Rafano dorifora patata
ruggine sedano
Rosmarino altica cavolo, rapa, ravanello
mosca carota, fagiolo
pieride cavolo
pidocchi fagiolo, lattuga
Santoreggia altica cavolo, rapa, ravanello
mosca fagiolo
pieride cavolo
pidocchi fava, fagiolo, lattuga
Salvia altica cavolo, rapa, ravanello
mosca carota
pieride cavolo
pidocchi cetriolo, zucca, lattuga
Spinacio altica bietola
Tabacco ornamentale aleurodidi melanzana, cavolo, cetriolo, pomodoro
tripidi gladiolo, piselli
Tagete insetti terricoli piante ortive e ornamentali
Timo altica cavolo, rapa, ravanello
limacce zucca, spinacio, lattuga, melone
pieride cavolo

Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-25.jpg
Contro l'oidio un decotto d'equiseto
Ecco un potente fungicida naturale, particolarmente efficace contro il mal bianco (oidio). Si mettono 500 grammi di equiseto fresco (oppure 150 grammi di pianta essiccata) in cinque litri di acqua e si lasciano macerare per 24 ore. Si mette quindi sul fuoco e si lascia sobbollire per circa mezz’ora; si lascia raffreddare e si filtra. Il preparato si usa puro, non diluito: va spruzzato sull’intera pianta, sui germogli come sui fusti, e si lascia agire per due giorni. Eventualmente si ripete l’operazione.

Le piante che definiamo "aromatiche" producono invece essenze che noi siamo in grado di "sentire" e apprezzare. La maggior parte delle piante aromatiche svolgono una forte azione repellente nei confronti di alcuni insetti parassiti. L'errore più comune che possiamo fare è quello di relegarle in un angolo dell'orto, invece di mescolarle alle altre piante con funzione protettiva.

Ve ne sono altre, come l'ortica o l'equiseto che, usate in forma di decotto o macerato, svolgono un'azione preventiva e curativa.

Il macerato d'ortica

Ortica foglie.jpg
Si tratta di un rimedio totalmente naturale, efficace contro afidi e ragnetto rosso; è inoltre un ottimo fertilizzante (Ca-K-N).

Per la preparazione sono necessari 100 gr di pianta fresca intera per ogni litro di acqua, oppure 200 gr/litro se usiamo la pianta essiccata. È preferibile usare acqua piovana o di fonte. Le piante intere si mettono a macerare in un secchio pieno d’acqua, avendo l’accortezza di mescolare almeno una volta al giorno. Il macerato si può usare in diversi modi, puro o diluito.

  • Macerato 12 ore: si usa concentrato sulle foglie per combattere gli afidi all’inizio dell’attacco.
  • Macerato 4 giorni: si usa diluito (1:50) sulle foglie per combattere afidi e ragnetto rosso.
  • Macerato 15 giorni: si usa diluito (1:10) sul terreno per stimolare la crescita delle piante.

Le piante che definiamo "aromatiche" producono invece essenze che noi siamo in grado di "sentire" e apprezzare. La maggior parte delle piante aromatiche svolgono una forte azione repellente nei confronti di alcuni insetti parassiti. L'errore più comune che possiamo fare è quello di relegarle in un angolo dell'orto, invece di mescolarle alle altre piante con funzione protettiva.

Ve ne sono altre, come l'ortica o l'equiseto che, usate in forma di decotto o macerato, svolgono un'azione preventiva e curativa.

Il macerato d'ortica

Ortica foglie.jpg

Si tratta di un rimedio totalmente naturale, efficace contro afidi e ragnetto rosso; è inoltre un ottimo fertilizzante (Ca-K-N).

Per la preparazione sono necessari 100 gr di pianta fresca intera per ogni litro di acqua, oppure 200 gr/litro se usiamo la pianta essiccata. È preferibile usare acqua piovana o di fonte. Le piante intere si mettono a macerare in un secchio pieno d’acqua, avendo l’accortezza di mescolare almeno una volta al giorno. Il macerato si può usare in diversi modi, puro o diluito.

  • Macerato 12 ore: si usa concentrato sulle foglie per combattere gli afidi all’inizio dell’attacco.
  • Macerato 4 giorni: si usa diluito (1:50) sulle foglie per combattere afidi e ragnetto rosso.
  • Macerato 15 giorni: si usa diluito (1:10) sul terreno per stimolare la crescita delle piante.

Gli insetti utili

Tutti gli essere viventi in natura hanno un antagonista: la normale coccinella, ad esempio, è in grado di devastare una colonia di afidi in poche ore. Ma è solo la più conosciuta. Decine di insetti, piccoli o grandi, si cibano proprio dei parassiti delle nostre piante. In un ecosistema molto vario ad ogni parassita corrisponde almeno un predatore che ne limita la diffusione.

Nome insetto predatore di
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-1.jpg Adalia
Adalia bipunctata
afidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-2.jpg Amblyseius
Amblyseius cucumeris
tripidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-3.jpg Anagyrus
Anagyrus pseudococci
cocciniglia cotonosa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-4.jpg Andersoni
Dermacentor andersoni
acari
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-5.jpg Antocoride
Orius laevigatus
psille
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-6.jpg Aphidius
Aphidius colemani
afidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-7.jpg Drinide
Neodryinus typhlocybae
metcalfa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-8.jpg Criptolemo
Cryptolaemus montrouzieri
cocciniglia cotonosa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-9.jpg Crisopa
Chrysoperla carnea
afidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-10.jpg Diglyphus
Diglyphus isaea
liriomyza
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-11.jpg Encarsia
Encarsia formosa
aleurodidi
Nome insetto predatore di
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-15.jpg Eremicus
Eretmocerus eremicus
aleurodidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-16.jpg Fitoseide
Phytoseiulus persimilis
ragnetto rosso
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-17.jpg Macrolophus
Macrolophus pygmaeus
aleurodidi e piccoli insetti
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-18.jpg Nasonia
Nasonia vitripennis
mosche
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-19.jpg Nephus
Nephus quadrimaculatus
cocciniglia cotonosa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-20.jpg Nesidiocoris
Nesidiocoris tenuis
aleurodidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-21.jpg Ophyra
Ophyra aenescens
mosche
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-22.jpg Orius
Orius insidiosus
tripidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-23.jpg Spalangia
Spalangia cameroni
mosche
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-24.jpg Swirskii
Amblyseius swirskii
aleurodidi e tripidi
Nome insetto predatore di
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-1.jpg Adalia
Adalia bipunctata
afidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-2.jpg Amblyseius
Amblyseius cucumeris
tripidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-3.jpg Anagyrus
Anagyrus pseudococci
cocciniglia cotonosa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-4.jpg Andersoni
Dermacentor andersoni
acari
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-5.jpg Antocoride
Orius laevigatus
psille
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-6.jpg Aphidius
Aphidius colemani
afidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-7.jpg Drinide
Neodryinus typhlocybae
metcalfa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-8.jpg Criptolemo
Cryptolaemus montrouzieri
cocciniglia cotonosa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-9.jpg Crisopa
Chrysoperla carnea
afidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-10.jpg Diglyphus
Diglyphus isaea
liriomyza
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-11.jpg Encarsia
Encarsia formosa
aleurodidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-15.jpg Eremicus
Eretmocerus eremicus
aleurodidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-16.jpg Fitoseide
Phytoseiulus persimilis
ragnetto rosso
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-17.jpg Macrolophus
Macrolophus pygmaeus
aleurodidi e piccoli insetti
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-18.jpg Nasonia
Nasonia vitripennis
mosche
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-19.jpg Nephus
Nephus quadrimaculatus
cocciniglia cotonosa
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-20.jpg Nesidiocoris
Nesidiocoris tenuis
aleurodidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-21.jpg Ophyra
Ophyra aenescens
mosche
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-22.jpg Orius
Orius insidiosus
tripidi
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-23.jpg Spalangia
Spalangia cameroni
mosche
Il-Mio-Giardino-Il-Mio-Orto-2017---Insetti-24.jpg Swirskii
Amblyseius swirskii
aleurodidi e tripidi

I sesti d'impianto delle principali piante da orto

Profondità seme cm sulla fila cm tra le file Produzione kg / mq
Aglio 4-5 10-15 30-50 0,8 - 1,2
Anguria 2-4 200 200 4 - 6
Asparago 20 80 200 0,3 - 1,4
Barbabietola 2-3 16-20 30-40 2 - 2,5
Bietola da coste 0,5-1 15-20 30-40 2 - 2,5
Broccolo 0,5-1 35-45 60 3 - 4
Carciofo 60-80 120-150 0,6 - 1,2
Carota 1-1,5 10 20-25 2 - 4
Cavolfiore 0,5-1 60-80 70-80 2 - 4
Cavolo verza 0,5-1 40-60 60-80 4 - 7
Cetriolo 1,5-2 50-70 120-150 6 - 8
Cipolla 2-3 10-15 10-20
Fagiolo 2-3 40 70 1 - 1,2
Finocchio 1-2 20-25 40-50 3,8 - 4,2
Fragola 15-35 120 1 - 3
Lattuga 0,5-1 10-15 20 2 - 2,5
Melanzana 1-1,5 60 90
Melone 1-2 100 100-120
Patata 5-8 25-30 60-80 2,5 - 3,5
Peperone 1 50 50 3 - 4
Pisello 0,5-1 30-40 30-40 0,4 - 0,45
Pomodoro 0,5-1 50-60 70-80 8 - 12
Porro 0,5-1 10-15 50-60 4 - 5
Radicchio 1-1,5 15-20 30
Ravanello 1-1,5 3-4 10-15 0,28 - 0,32
Sedano 0,5 30 25-30 5,5 - 6,5
Spinacio 1-2 10-15 25-40 1,8 - 2
Zucca 2 100 100-200 4 - 6
Zucchina 2 80 100