Casa Naturale - Vivere nel legno

Da Sotto le querce.

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Fra nodi e venature un tentativo di recupero della dimensione materica.

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Fra nodi e venature un tentativo di recupero della dimensione materica.

A tutta salute

Maria Chiara Voci, Lorenzo Bernardi e Paola Addis

Luglio 2018

Dalla British Columbia University all'Ateneo di Milano sono numerosi gli studi che indagano gli effetti "benefici" del vivere in una casa in legno. C'è chi sostiene, addirittura, una connessione diretta sul controllo dello stress e della pressione arteriosa.

Nel mondo accademico e della ricerca, c'è già chi parla dell'avvento di una nuova "era". Dopo anni di incontrastato dominio del cemento, il legno strutturale sta conquistando (nel senso più letterale del termine) il mercato.

A spingere il ritorno a un materiale da costruzione che viene immediatamente identificato con la natura ci sono numerose ricerche scientifiche. Sviluppate da altrettanti studiosi di fama internazionale. Uno studio, teorizzato dai ricercatori della University of British Columbia, spiega ad esempio come tra le motivazioni che spingono le persone a preferire case in legno ci sia il fenomeno “Healthy homes”. Sapere di essere circondati, anche in una stanza chiusa, da una materia prima che è cresciuta in un bosco, all'aria aperta, suscita in sintesi negli abitanti uno stato di emozioni positive, legate ai concetti di calore, relax, tranquillità, benessere e accoglienza.

Un'altra indagine, dal titolo Wood2New, condotta dall’Università di Aalto in Finlandia, con la collaborazione del Norsk Treteknisk Institutt, ha dimostrato che il legno è un elemento importante nella percezione del comfort interno ai luoghi di cura e assistenza. Il Journal of Experimental Psychology ha, dal canto suo, rivelato che gli uffici green rendono i dipendenti più allegri e riconoscenti nei confronti del datore di lavoro che dimostra cura e attenzione, con il conseguente aumento della felicità e dunque della produttività (stimata addirittura in un aumento del 15%) e una diminuzione del turnover, dei disturbi legati allo stress e dei giorni di malattia.

Autorevoli anche le analisi degli esperti. Il fisico dell’Università di Harvard Eva Selhub, coautore di “Your Brain on Nature”, ha scritto sul sito australiano News.com.au che «la natura stimola il sistema cerebrale di ricompensa riducendo lo stress e di conseguenza i livelli di cortisolo, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, con una risposta migliore del sistema immunitario».

Ad indagare la materia, ci sono anche gli atenei italiani. Il professor Nicola Rainisio, docente di Psicologia Ambientale presso l’Università degli Studi di Milano, ha spiegato di recente come «la centralità attuale della tematica ecologica porti le persone a interessarsi maggiormente agli aspetti naturalistici presenti nella vita quotidiana». Secondo il docente, sarebbe in corso nella società contemporanea un tentativo di recupero della dimensione materica come reazione agli effetti negativi derivanti dall’espansione dei processi di digitalizzazione e virtualizzazione della vita quotidiana. (fonte: indagine Consorzio Conlegno)


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BENESSERE FUORI, BENESSERE DENTRO

Il benessere non nasce solo dal comfort, ma anche dalla natura. Difficile immaginare un progetto più equilibrato e rasserenante di House Husaro: la casa,progettata dall'architetto Martin Videgard, sorge nell'arcipelago di Stoccolma, attorniata da alti pini, in un contesto idilliaco. Immersa nel verde, è realizzata interamente in legno, sia nella struttura che nelle finiture.

www.tvark.se


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POGGIATA SUI PINI

Una grande casa che poggia su 52 pilastri di pino silvestre. La stessa essenza caratterizza i soffitti e pavimenti interni, mentre quelli esterni sono in teak brasiliano cumaru. Il legno costituisce l'anima di casa Adpropeixe, nel cuore della riserva naturale di Geres, in Portogallo. Concepito su un luogo a cui è più facile accedere in barca che via terra, l'edificio è realizzato sui resti di un campo da tennis, costruito prima dell'istituzione della riserva naturale. Il proprietario ha voluto che il progetto, realizzato dall'architetto Carlos Castelanheira, si integrasse il più possibile con il contesto e la vegetazione lussureggiante. (foto Sergio Guerra).

www.carloscastanheira.pt


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RESISTENTE ALLE INTEMPERIE

Copperwood House (“bosco di rame”) prende il nome dalle cromie delle foreste che circondano l'edificio. Sorge nell'Indiana e sfoggia tutto lo splendore del frassino americano trattato termicamente. Questa tecnologia protegge il legno senza l'ausilio di oli e vernici, e tra l'altro permette al materiale di inscurirsi nel suo naturale processo di invecchiamento che gli conferisce un “look” unico. Il progetto, sviluppato dallo studio Haus, prevede anche un sistema parapioggia integrato nel muro esterno. È stato inserito un sistema di clip/guarnizione che consente all'acqua di defluire dalla cavità del muro. Secondo gli architetti, questo dovrebbe consentire al materiale di durare per circa 25 anni.

www.americanhardwood.org


I SEGRETI DELLA MANUTENZIONE

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Un luogo comune da sfatare: il legno si deteriora prima rispetto ad altri materiali. Non è vero. «Una casa in legno, se fatta bene, può avere una decadenza più lenta del calcestruzzo – assicura l'architetto Mauro Rivolta dello Studio Ecoarch -. Naturalmente, a condizione che l'edificio sia ben progettato». Il punto più delicato è l'attacco a terra. «Ciò che crea i problemi maggiori è l'umidità - interviene l'architetto Manuel Benedikter dello studio omonimo -. Quindi il legno non deve mai venire a contatto con il terreno o con scarichi d'acqua. Ciò significa proteggere le strutture con guaine che le separino dal terreno e ventilarle».

La ventilazione è fondamentale anche per i rivestimenti. Che però sono sempre esposti ad agenti atmosferici. «Le essenze che resistono meglio sono le più resinose: larice e rovere – spiega Benedikter - Si ossidano da sole nel tempo e non necessitano di trattamenti con vernici. Questi sono complicati da gestire perché pochi di essi resistono bene alle modificazioni dei supporti, dunque vanno ripristinati ogni due anni circa».

Anche il semplice passare del tempo può modificare le strutture. «I protocolli non lo prescrivono, ma dopo una decina d'anni si può effettuare sulla casa un test di tenuta all'aria, che individua eventuali nuovi spifferi – conclude Rivolta -. Nel caso in cui se ne trovino, è bene intervenire perché l'aria calda che fuoriesce dall'interno, venendo a contatto con materiale più freddo, può provocare condensa e ristagno d'acqua». Il test, comunque nella maggior parte dei casi è uno scrupolo eccessivo. «Una casa fatta bene di solito non presenta alcun problema» assicura Rivolta.


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CASA RUOTANTE

Il legno di abete vaporizzato riveste la struttura della Casa Ruotante di Pennabilli, in Valmarecchia. L'edificio, progettato dall'architetto Roberto Rossi e realizzato da ProTek, è un ottagono di 110 metri quadrati che poggia a 3,5 metri da terra su un unico pilastro centrale. È provvisto di un motorino interno che consente alla casa di girare letteralmente a 360 gradi, a discrezione di chi ci vive.

www.proteksrl.it


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TOTAL WOOD

Niente colla, niente metallo: soltanto legno lasciato allo stato naturale, senza alcun trattamento. Questa casa, realizzata da Holzius a Silandro, in provincia di Bolzano, è un'avanguardia. La struttura dei muri è tripartita: pareti in legno massiccio, isolamento in fibra di legno, tavolato esterno in larice. In legno anche pavimenti, soffitti e pareti interne, quest'ultime integrate con intonaco di argilla. La casa permette di risparmiare 280 tonnellate di CO2 solamente con l'utilizzo degli elementi in legno. (Foto di René Riller)

www.holzius.com


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PALAFITTE MODERNE

Come palafitte moderne: queste dieci casette che spuntano nel Lac de la Lionne, vicino ad Avignone, evocano edifici primitivi ma concedono molto al design. Il legno gioca un ruolo fondamentale, e di giorno grazie alla giustapposizione di elementi verticali scherma ogni casetta dalla luce invadente del sole, riparando al contempo dal vento. Le casette, progettate dall'Atelier Lavit, al calar della sera con la luce accesa trasmettono un evocativo effetto-lanterna che rende il luogo ancor più magico. (foto Marco Lavit Nicora)

www.atelier-lavit.com