Casa Naturale - Riscaldamento radiante

Da Sotto le querce.

Beatrice Spirandelli

Novembre-dicembre 2018

Tutti i vantaggi di un sistema che fa risparmiare energia, garantisce massimo comfort agli ambienti e non impatta sulla qualità dell’aria indoor.

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Il metodo di trasmissione del calore più naturale


Il corpo umano scambia calore con l’esterno principalmente per convezione, evaporazione, respirazione ed irraggiamento. Ogni persona è immersa in un volume d’aria più o meno calda, la cui velocità influenza gli scambi termici con il proprio corpo. Tramite la respirazione l’aria viene introdotta nei polmoni, non prima di essere riscaldata, e poi espulsa; con l’evaporazione il corpo, sudando, si difende dal calore eccessivo. L’irraggiamento è il modo principale con cui l’uomo scambia calore, assorbendolo o rilasciandolo a seconda della differenza di temperatura. La sensazione di caldo o di freddo che si prova, dipende dagli oggetti che caratterizzano l’ambiente: ad esempio gli sciatori possono sentire caldo a prescindere dalla temperatura dell’aria in quanto circondati da elementi riflettenti che trasmettono il calore dei raggi del sole, che è la fonte di calore naturale per eccellenza.

Nelle nuove costruzioni così come nei recuperi, i sistemi radianti rappresentano oggi una delle tecnologie dell’innovazione. Rispetto ai tradizionali radiatori, garantiscono un miglior comfort sia termico che nella qualità dell’aria indoor. La propagazione del calore avviene per irraggiamento e il risultato è omogeneo: come una morbida carezza, che avvolge gli abitanti. Si tratta di impianti pensati per riscaldare la massa di pareti, pavimenti o soffitti e trasferire così il calore a persone e oggetti. La circolazione della polvere nell’aria è ridotta ai minimi termini: non a caso sono sistemi a essere installati nelle case di soggetti allergici.

Non solo. Notevoli anche le prestazioni sotto l’aspetto energetico. Questi sistemi si limitano, infatti, a riscaldare gli elementi indispensabili e consentono così di risparmiare tra il 25 ed il 35% della bolletta, a fronte di un investimento iniziale maggiore di circa il 50% rispetto a un impianto tradizionale.

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In alcuni casi, se il radiante è abbinato alla deumidificazione dell’aria, può anche provvedere al raffrescamento estivo, evitando l’acquisto di un impianto di condizionamento. Questa possibilità è offerta dai sistemi idronici, che sono allacciati a una caldaia e sfruttano la circolazione di un fluido in una serie di tubazioni poste nel massetto o nell’intonaco al di sotto del rivestimento. Pavimento o parete che sia. Gli impianti di nuova generazione funzionano scaldando il fluido a temperature comprese tra i 30 ed i 40°C, valori vicini a quelli del corpo umano. Siamo decisamente lontani dai 50°- 70° C raggiunti dagli impianti tradizionali con radiatori o da quelli radianti a pavimento di prima generazione. Per capirci: la classica casa degli anni Cinquanta, dove il sistema radiante era sinonimo di problemi circolatori per chi stazionava a lungo negli ambienti. Numerosi in vantaggi anche sotto l’aspetto del risparmio, che può essere ulteriormente implementato nel caso in cui il fluido di circolazione venga scaldato tramite un allacciamento a un impianto solare termico.

Esistono, poi, sistemi radianti elettrici, riscaldati con serpentine installate direttamente sotto i rivestimenti. In questo caso, il grande vantaggio è soprattutto la possibilità di impiantare la tecnologia anche quando gli spessori e le altezze dei vani interni non lo consentirebbero. Ad esempio, nel retrofit di un appartamento dove non è possibile smantellare in tutto o in parte la superficie preesistente. Il radiante elettrico può essere addirittura posato sul pavimento precedente con uno strato minimo di isolante.

Grazie all’impiego di speciali termostati ogni stanza può essere regolata in modo autonomo. Fra pavimento, soffitto e parete, la soluzione più efficiente per la posa è quest’ultima: consente una distribuzione del calore omogenea. Tuttavia, può limitare la posa degli arredi sulle pareti riscaldate. Per non sprecare il potenziale risparmio ad esse associato, è importante isolare termicamente i componenti radianti che si affacciano verso l’esterno o ambienti non riscaldati.

Il metodo di trasmissione del calore più naturale


Il corpo umano scambia calore con l’esterno principalmente per convezione, evaporazione, respirazione ed irraggiamento. Ogni persona è immersa in un volume d’aria più o meno calda, la cui velocità influenza gli scambi termici con il proprio corpo. Tramite la respirazione l’aria viene introdotta nei polmoni, non prima di essere riscaldata, e poi espulsa; con l’evaporazione il corpo, sudando, si difende dal calore eccessivo. L’irraggiamento è il modo principale con cui l’uomo scambia calore, assorbendolo o rilasciandolo a seconda della differenza di temperatura. La sensazione di caldo o di freddo che si prova, dipende dagli oggetti che caratterizzano l’ambiente: ad esempio gli sciatori possono sentire caldo a prescindere dalla temperatura dell’aria in quanto circondati da elementi riflettenti che trasmettono il calore dei raggi del sole, che è la fonte di calore naturale per eccellenza.